Bolle di sapone (Italian Edition) by Marco Malvaldi

autore:Marco Malvaldi [Malvaldi, Marco]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Sellerio Editore
pubblicato: 2021-09-01T22:00:00+00:00

Sette

Novanta? Come novanta? Aspetta, aspetta. Tutta storta così vedrai che funziona male. È una bilancia, dovrà pur stare stabile e in piano. Ecco, così. Allora. Ah. Novanta e tre etti. Sì, figurati.

– Mamma?

– Dimmi Massimo.

– Quanto sfora la bilancia tua, quella in bagno?

– Quanto...

– Quanto sbaglia quella bilancia?

– Quella bilancia lì va benissimo, ahimè. Io sono settantacinque chili precisi, mi sono pesata giusto ieri. Perché?

– Nulla, nulla.

– «Formato europeo per il curriculum vitae» – scandì Aldo con voce impostata e baritonale. – Bello, dà già tutta un’impressione di serietà. Allora: nome, Izzo Giulio Atenagora. Indirizzo, via Giovanni Scanderb...

– Ardo – interruppe Pilade, con voce netta anche se era al di là del vetro – siccome lo so com’è fatto un curriculum europeo, te lo dìo prima: indirizzo telefono e quell’artre cose cimportaunasega. Le prime righe sàrtale e vai alla ciccia.

Era una tipica mattina di primavera. Fuori, un sole immune ai malesseri umani splendeva alto, in mezzo a un cielo inutilmente limpido e privo di nuvole. Affacciati alle finestre delle loro case, alcuni sporadici abitanti guardavano fuori, per accertarsi che il mondo continuasse ad esistere. Affacciati alle finestre del tablet di Aldo, tre vecchietti guardavano dentro il BarLume, sicuri del fatto che è sempre il momento giusto per farsi gli affari degli altri.

– Allora, esperienze lavorative. 2010-2011, Gruppo Xeras srl, società privata di ricerche e consulenza. Tipo di impiego, consulente. Principali mansioni e responsabilità, ricerche e consulenze nell’ambito di un progetto internazionale finanziato dal programma quadro per la ricerca dell’Unione Europea.

– ’Un ho capito una sega – disse Ampelio.

– Tranquillo, nemmeno loro. 2012-2016... oh, salve, Gino.

Il riquadro nero in alto si era aperto all’improvviso, e aveva mostrato il Rimediotti col berretto in testa nonostante il caldo e il chiuso. Alle sue spalle, un muro con appesi dei piatti di ceramica bianca e blu e un calendario di Frate Indovino.

– Mi sentite?

– Ti si sente benissimo. Forte e chiaro. Te come ci senti?

– Io bene. Voi mi sentite?

– Qualità del segnale, perfetta. Si sente anche se scurreggi, Gino.

– Sèi, magari. Qui ’un senti più nulla, solo l’odore dell’amuchina. La mi’ moglie disinfetta tutto. Artro che Covid, morirò soffocato dall’amuchina.

Gino scosse la testa. Essere soffocato dalla stessa cosa che in teoria dovrebbe proteggerti è triste – ma anche adeguato, per un conservatore retrogrado come il Rimediotti.

– Vai tranquillo che per ora mi sembri vivo –. Aldo si schiarì la gola. – Allora, stavo leggendo il curriculum di Giulio Izzo. Siamo alle esperienze lavorative. Allora, 2012-2016...

– Ma cos’è?

– È il curriculum di Giulio Izzo. Il figliolo di quelli della pizzeria.

– E come l’avete avuto?

– Ce l’ha dato Massimo.

– E a Massimo chi gliel’ha dato?

– E maledetto chi ’un te le dà a te – troncò Ampelio. – Chi vòi gliel’abbia dato, Obama? Gliel’avrà dato Alice. Ora chetati.

– Dicevo, 2012-2016, Netstarch SpA, Avenue du Rodhan, Bruxelles. Tipo di impiego, consulente. Mansioni, ricerche e consulenze per la creazione di una rete commerciale su territorio dell’Unione Europea. 2017-2018, Geontech, via Tal dei Tali, Milano. Tipo di impiego...

– Tiro a indovina’ – disse Ampelio.

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